Quanti innamorati hanno sospirato accompagnati dalla musica di Lello Pugliese? E quante coppie avvolte dal suono del suo pianoforte hanno poi vissuto infiniti momenti di dolcezza? Il popolare artista napoletano di piano bar non sa rispondere a questa difficile domanda e sereno, con la musica nelle vene, continua a mietere appassionati vittime ed a regalare indimenticabili istanti di romanticismo. Durante la sua attività artistica, che lo vede da sempre ad un solo passo dal grande successo, tra festival, premi, night e grandi alberghi da incontrastato “maestro della notte”, Lello Pugliese ha suonato e cantato migliaia di canzoni. Scaturite dalla sua musicale magia, un infinito ed ammaliante numero di note hanno invaso la mente dei suoi seguaci notturni mentre, altri mille attimi sentimentali, hanno percorso l’anima di coloro che, si sono lasciati cullare dalle sue inimitabili esecuzioni. Pianista, compositore, cantante dalla inconfondibile stile, amante dell’arte e con una passione per l’antiquariato, Lello Pugliese, dopo aver suonato per i più noti night italiani come tastierista in una band , s’avvicina al piano bar grazie all’impresario Antoni Gerini. La sua brillante carriera inizia in uno dei locali più conosciuti di Ischia dove prende il posto lasciato dal mitico Mario Perrone. Con una musicalità davvero eccezionale, una voce straordinaria e toccando tutti i generi internazionali, Pugliese si trasforma subito per tutti i veri amanti del piano bar, in una vera istituzione, tanto che la sua presenza è sempre più ambita nei rinomati locali ed alberghi campani, tra questi lo “Shaker Club”, l’Hotel Vesuvio, l’Excelsior, il “Santa Lucia” ed ancora “Villa Scipione”, “Rosolino”, il “Megaris” a Napoli, il “Valentino” il “Negombo”, il “Punta Molino” ad Ischia , Il “Quisisana”, la “Canzone del Mare”, “La Palma” il “Palatium”, l’Europa Palace” a Capri, ll “Gabbiano” a Formia, il “Parco dei Principi” a Sorrento e le “Sirenuse” a Postano”. Ascoltare volteggiare nell’aria le sue affascinanti e coinvolgenti melodie è un’ emozione da non perdere ed i suoi brani senza tempo, volano alto nelle mente di chi, mettendo da parte il frenetico ritmo di una vita sempre più nevrotica, si lascia soavemente cullare da un mondo fatto di sentimenti e passioni. Dopo aver vinto nel 1982 il Festival Nazionale di piano bar con la sua canzone (parole e musica) “Me faje ‘mpazzì” , Pugliese attira l’attenzione di Domenico Modugno che dopo aver ascoltato il brano nel locale di Roma “Jackie O” lo avvicina all’Hotel Excelsior di Napoli. Un momento chiave questo per in cantautore Pugliese che segnerà forse il destino della sua carriera. Dopo averlo invitato in una trasmissione di successo su Radio uno, il Mimmo nazionale gli propone, dopo aver apportato qualche piccola modifica, di firmare in due la canzone. L’artista napoletano risponde negativamente ma al tempo stesso, forse, dice no ad un facile ed immediato successo nazionale. Circa dieci anni dopo, Lello, incontra Fred Buongusto ed ancora una volta la fortunata “Me faje ‘mpazzì” diventa protagonista. L’impareggiabile Fred pensa addirittura di portarla a Sanremo con qualche variazione per renderla inedita, ma qualcuno da Napoli mormora, la canzone è gia troppo conosciuta ed il progetto sfuma, tanto che, per cantare all’Ariston, Bongusto e costretto a scegliere all’ultimo momento un’altra composizione. A Sanremo, a dire il vero, Pugliese doveva andarci anche di persona con un brano intitolato “Noi due insieme” ma la casa discografica che aveva deciso di puntare su quel disco cambiò idea all’ultimo momento. Storie vecchie, queste, in campo artistico e Lello Pugliese, che molti anni dopo ritroviamo ancora sulla cresta dell’onda, lo sa bene. Conservando integra la sua deliziosa composizione, che intanto viene incisa dai più svariati artisti internazionali, Pugliese approda a Capri dove, dopo vent’anni di silenziose serate, rilancia il piano bar nel locale più famoso dell’isola: la “Canzone del mare”. Tra premi come il “De Curtis” il “Marrazzo” il “Pulcinella” ed ancora riconoscimenti come quello della VI edizione di “Vita d’artista”, Lello Pugliese trova il tempo di realizzare la sigla finale per “Cocktail” un programma in onda su Rai tre ed alcune colonne sonore per altrettante popolari trasmissioni televisive. Incide un prezioso Cd contenente oltre all’immortale “Me faje’mpazzi” in versione live ed altre sue composizioni, alcune tra le più belle canzoni della tradizione napoletana e sempre con viva attenzione al presente, infonde vita alle serate napoletane più in. Rimpiangendo gli scomparsi locali che videro nascere i più bravi artisti partenopei e che diedero vita ad un epoca senza eguali e soprattutto con una sottile nostalgia per il vero piano bar , sempre più spesso soppiantato da collettivi karaoke, Pugliese continua, oggi come ieri, all’insegna della sua missione: quella dei pianisti veri di “piano bar”. Senza sosta e sempre in compagnia della poesia di pezzi musicali senza tempo, Lello, continua a trasportare in una dimensione da fiaba, quanti, magari davanti ad un confortante cognac o ad un estroso cocktail, da soli o mano nella mano, riescono ancora >ad immaginare un mondo fatto solo di musica e d’amore. Canta Lello Pugliese e le sue canzoni insieme alle note del pianoforte, insostituibile compagno di viaggio, colpiscono come le frecce di Cupido ed incantano come una sirena distesa sulla riva del mare. Romantico nell’esecuzioni noncurante dei trucchi messi a disposizione dalla tecnologia, abile e travolgente, il bravo maestro suona e dal bianco e nero della tastiera del piano a saltare fuori, conditi da un pizzico di swing, sono i colori di un’incandescente magia chiamata arte.









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